Parola d’ordine: pianificazione. C’è un trait d’union tra il modus operandi di un bravo amministratore pubblico e quello del consulente assicurativo: è la capacità di saper impegnare le risorse disponibili oggi per garantire un futuro sereno a chi gli ha concesso fiducia. E’ quello che Gianmarco Manfregola, titolare della subagenzia Avellino Italia di Serino, definisce il «ruolo sociale del consulente assicurativo».
Il percorso formativo maturato, prima nelle aule della facoltà di Giurisprudenza e poi affiancando i professionisti locali del Leone alato, lo hanno portato quasi naturalmente a saper guardare in prospettiva.
Ed oggi, a lui si rivolge soprattutto chi vuole pianificare il futuro dei propri figli, mettendoli al riparo dai rischi legati alle incertezze dei tempi moderni.
Avvocato Manfregola, intanto chi è un bravo consulente assicurativo?
«E’ una persona che per competenze, esperienza, formazione continua riesce ad indirizzare l’assicurato verso la migliore soluzione per lui, tenendo conto di tutte le informazioni acquisite in sede di approfondimento, in termini di raggiungimento dell’obiettivo prefissato, percorrendo la strada più adeguata alla singola esigenza e mixando le giuste garanzie con i costi».
Il risparmio attuale per assicurare il futuro ai figli è quasi un mantra per ogni famiglia. Qual è il giusto approccio al tema?
«Intanto occorre partire da un obiettivo, che deve essere raggiungibile, quindi proporzionato, compatibile con le risorse finanziarie e definito al meglio. Il percorso di studi, l’Università, eventuali master, i costi per studi fuori sede, ma anche l’inizio di una attività o le spese per il matrimonio: sono tutti obiettivi che richiedono una pianificazione».
Come si procede con la pianificazione?
«In primis, mi pongo un obiettivo, un importo che voglio raggiungere e pianifico i versamenti costanti ed aggiuntivi nel tempo. L’orizzonte di tempo che ho davanti, mediamente superiore ai dieci anni, mi indica anche le diverse linee di investimento da seguire per ottimizzare i risultati».
Come si stabilisce l’importo da accantonare?
«L’importo dovrebbe essere adeguato alle entrate e compatibile con l’obiettivo definito. E’ importante capire che il percorso da affrontare per raggiungere la meta, per quanto sia distante, è fatto di tanti piccoli traguardi, il raggiungimento dei quali porta già una tranquillità in chi percorre la strada del risparmio. Bisogna avere consapevolezza del fatto che il solo averla iniziata è già un successo».
Passiamo ad un esempio concreto. Se voglio pianificare oggi un piano di risparmio che mi consenta di far studiare mio figlio all’Università senza affanni, quali somme dovrei accantonare?
«Per affrontare un percorso universitario pubblico completo nell’ambito della regione di residenza, che contempla spese per tasse, testi, viaggio, bisogna considerare un investimento che varia dai 3 ai 5mila euro annui. Se consideriamo un percorso medio universitario di 5 anni la spesa da affrontare sarà tra i 15 ed i 25mila euro complessivi».
E, quindi, ogni mese quanto dovrei mettere da parte?
«Se ipotizziamo l’avvio di una polizza quando il bambino ha intorno ai 3 anni, spalmando la somma in 15 anni, fino all’età del diploma, si tratta di accantonare tra i mille e i duemila euro all’anno, che significa tra i 90 ed i 180 euro al mese. Questo è solo un esempio ma serve a capire di cosa e soprattutto di quanto stiamo parlando in termini economici».
Chi può accedere a un simile piano di risparmio?
«Qualsiasi nucleo familiare medio: si tratta di un percorso di risparmio perfettamente adeguato ma che, soprattutto, eviterà nel momento del bisogno, ingenti spese immediate per fronteggiare ogni singolo anno di università».
Il periodo storico attuale sembra non invogliare al risparmio di lungo termine…
«Mai come in questi anni di incertezze a tutti i livelli, invece, avere la forza di risparmiare, anche somme apparentemente piccole, è sintomo di grande forza e lungimiranza: solo chi ha questa capacità potrà realizzare un qualunque progetto».
Gli Italiani sono notoriamente grandi risparmiatori: ma come ci si orienta oggi nel vasto mondo del risparmio e delle tutele assicurative?
«Ci viene in aiuto la metafora del viaggio: bisogna conoscere la meta, affidarsi ad un navigatore esperto, competente ed onesto; scegliere la giusta barca, solida, affidabile e moderna; ma soprattutto godersi il viaggio in tutta tranquillità, sapendo di avere anche un parafulmine adeguato per ogni imprevisto».