Giuseppe Ruggiero: ecco come tutelare il patrimonio mobiliare degli investitori
Giuseppe Ruggiero
Giuseppe Ruggiero

Per chi, come Giuseppe Ruggiero, consulente Generali Avellino Italia specializzato nel ramo Investimenti, deve indirizzare le decisioni e tutelare il patrimonio mobiliare dei propri clienti, l’analisi degli scenari di breve e lungo periodo diventa imprescindibile.

Le oscillazioni dei mercati degli ultimi anni hanno portato a dover alzare ancora di più l’asticella dell’attenzione.

«In fondo, il lavoro del consulente è anche questo» ricorda Ruggiero.

Intanto, qual è lo scenario attuale che un investitore deve tener presente?

«Il 2022 è stato caratterizzato da tre fattori: l’inflazione, la politica monetaria delle banche centrali e il conflitto in Ucraina. Già nel secondo semestre del 2021 l’inflazione aveva fatto la sua comparsa, dopo un decennio di sostanziale assenza. La riapertura post pandemia aveva spinto la domanda dei consumatori (frenata dai lockdown del 2020) di beni e servizi».

Poi cosa è accaduto?

«L’offerta di tali beni, in quel momento, era scarsa: tutta la filiera industriale e i fornitori di servizi, non avevano ancora ripreso pienamente il proprio ciclo produttivo. Ciò ha generato inflazione, rispondendo al principio economico che vede crescere i prezzi laddove la domanda supera l’offerta. In tutto ciò hanno giocato un ruolo importante le politiche economiche delle principali banche centrali del decennio precedente: immissione di liquidità come mai si era visto prima, per affrontare prima la crisi del sistema bancario (ricordate Lehman Brothers?), poi quella del debito sovrano (lo spread Italia a quasi 600 bps) ed infine la pandemia da Covid19». 

C’è da preoccuparsi?

«Il mix di tutti questi fattori ha generato un’inflazione che nel 2022 è stata superiore al 10% in quasi tutte le aree del mondo come non si vedeva da almeno 30 anni. L’ Europa ha anche dovuto affrontare il tragico evento bellico tutt’ora in corso in Ucraina che ha portato i prezzi dei prodotti energetici alle stelle. Di gran fretta le autorità monetarie, a questo punto, hanno intrapreso una politica restrittiva, iniziando ad alzare i tassi di interesse. La conseguenza immediata è stata un aumento della volatilità sui mercati finanziari e perdite a due cifre per tutti gli asset, dalle azioni alle obbligazioni».

Di fronte allo scenario che ha raccontato, come occorre comportarsi?

«Intanto, è bene riassettare i nostri portafogli per renderli più efficienti, remunerativi e resilienti».

E come si fa?

«Fino al 2021 c’era difficoltà a rendere remunerativa la parte importante del nostro patrimonio mobiliare (detta core): in pratica la parte prudente, generalmente costituita da titoli obbligazionari con flussi monetari periodici, perché per quasi un decennio, i rendimenti erano negativi anche su scadenze di 10 anni».

E poi?

«Dal 2022 questa asset class finanziaria ha riacquistato la funzione che aveva storicamente: generare reddito. In pratica, tenendo sempre ben a mente i propri obiettivi temporali, le esigenze personali ed il proprio profilo di rischio, oggi si possono acquistare o sottoscrivere soluzioni con ritorno nominale positivo anche su orizzonti temporali brevi o brevissimi e, su orizzonti pluriennali, anche in termini reali».

Dal suo punto di osservazione privilegiato costituito dal gruppo Generali, cosa ritiene possa accadere in futuro?

«Dobbiamo essere consapevoli che le difficoltà ed i periodi di criticità possono ripresentarsi in qualsiasi momento nei mesi a venire. Le difficoltà di Silicon Valley Bank e Credit Suisse sono il segnale che dobbiamo investire nei mercati con metodo e pianificazione, apportando cambiamenti drastici solo in funzione di radicali cambiamenti nelle nostre esigenze e/o dei nostri obiettivi temporali e mai per emotività: ricordandoci sempre che le fasi di ribasso sono occasioni per costruire rendimenti interessanti per il futuro».

Comments
Share
Staff Lino Sorrentini Comunicazione

OBBLIGHI PUBBLICITARI PER AIUTI E SOVVENZIONI

 

Come disposto dall'art. 1, comma 125, della L. 124/2017, si dichiara di aver ricevuto per l'anno 2020 aiuti di Stato e/o aiuti de minimis e che questi sono stati pubblicati nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.

 

In tale Registro "sezione Trasparenza" sono esposti gli importi relativi a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e vantaggi economici di qualunque genere, ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti assimilati alle pubbliche amministrazioni.

 

Per tali aiuti, la pubblicazione nel predetto Registro tiene luogo degli obblighi di pubblicazione posti a carico del soggetto beneficiario.